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È uscito il 15° quaderno di Weconomy

L’abbiamo chiamato UFO: Unidentified Future Organizations. È nostra responsabilità immaginare nuove forme di organizzazione e di lavoro, nuovi equilibri per migliorare il nostro benessere.

Se sta cambiando il design del mondo del lavoro, deve cambiare il design delle organizzazioni. E UFO, il nuovo numero di Weconomy, è anche un invito a manager, studiosi e designer a re-immaginare i problemi e le sfide da affrontare: nella collaborazione, nell’apprendimento, nella gestione del cambiamento, nella creatività e nel ridefinire cosa significa essere produttivi oggi.

Con UFO, ci siamo dati un obiettivo ambizioso: mettere da parte qualunque ricetta tecnologica sullo smart working, per sistematizzare il nuovo ecosistema di relazioni che stiamo vedendo nascere negli ambienti ibridi. E indagare così l’emergere di nuove forme di legami tra persone, team di lavoro e comunità. Nel libro abbiamo raccolto oltre 30 testimonianze di esperti internazionali che lavorano in settori di business nei quali stanno avvenendo le trasformazioni più rilevanti, costruendo un dialogo continuo con il mondo della ricerca.

Dal primo lockdown, abbiamo iniziato a immaginare nuovi mo(n)di per rispondere alle esigenze dei nostri clienti, di comunità, di organizzazioni e istituzioni. Abbiamo subito capito che, di fronte alle urgenze di mercati bloccati e a una collaborazione da riattivare tra collaboratori lontani – fisicamente e mentalmente – non potevamo lanciarci nella progettazione di futuro ideale e distante. Dovevamo acquisire una visione multi-focale: per rispondere alle esigenze dell’oggi e porre le basi per affrontare le prossime grandi trasformazioni, impegnandoci nel fornire prospettive migliorative”, spiega Cristina Favini, Chief Design Officer di Logotel e fondatrice di Weconomy.

Per aiutare i lettori a navigare e interpretare i cambiamenti, in UFO ci siamo impegnati in un lavoro di sistematizzazione che analizza tre dimensioni: quella dei ME (le nuove necessità delle persone); dei WE (la prospettiva dei team di lavoro, punto focale della collaborazione); e dei Super-WE (l’ecosistema distribuito che coinvolge le organizzazioni, le comunità e i territori).

Queste tre dimensioni hanno dato forma all’approccio relazionale di UFO, pensato per far prosperare le organizzazioni ibride e distribuite. Ed è basato su:

  • L’espansione delle reti di influenza, per generare nuove forme di vicinanza e di presenza
  • Il consolidamento di legami di interdipendenza, per rileggere le gerarchie e le necessità di coordinamento
  • La progettazione di rituali che – a partire da nuovi ritmi di collaborazione tra persone e team – permettano gli scambi, la condivisione, e il benessere in un ecosistema che è sempre meno dipendente dagli spazi e dai tempi di lavoro.

Weconomy è tra i più longevi progetti Logotel dedicati ad alimentare il dibattito sulle prospettive di un’economia collaborativa, inclusiva e sostenibile. Attivo da 12 anni, è da sempre gratuito e coperto da licenza creative commons. Tutti i 15 numeri del progetto sono disponibili online su weconomy.it, in formato cartaceo, sull’app Android e iOS e presto in versione podcast.