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Prospettive People & Community centred per generare impatti positivi: l’evento di lancio del nuovo Weconomy

Il 16° quaderno di ricerca di Logotel offre uno sguardo plurale, multidisciplinare e pratico per scoprire il ruolo determinante degli approcci comunitari nei grandi cambiamenti in corso. Lo abbiamo presentato nel corso di un evento alla presenza di imprenditori, manager, maker e curiosi.

Tutte le trasformazioni che stiamo vivendo hanno bisogno di uno sguardo più ampio. Non possono fermarsi agli individui: hanno bisogno di comunità. Serve una direzione condivisa, occorre attivare e coinvolgere un numero molto ampio di attori e accompagnarli in un percorso che duri nel tempo. È questo, secondo noi, il tratto comune delle grandi transizioni ecologica e digitale, ma anche delle sfide che le organizzazioni affrontano ogni giorno: nello sviluppo di nuove skill, nei programmi di change management e nell’evoluzione dei modelli di business.

Ne abbiamo discusso di persona insieme a manager, pionieri delle business community e semplici curiosi, durante l’evento “Prospettive People & Community centred per generare trasformazioni positive”. È stata l’occasione per presentare il 16° numero di Weconomy dedicato alle comunità trasformative.

“Mettere al centro persone e comunità, è una materia che riguarda tutti”, ha raccontato il nostro CEO Nicola Favini, perché – senza comunità – le organizzazioni rischiano di perdere il “senso”.

“Il senso è una proprietà emergente di una comunità che c’è. Di un insieme di persone che si conoscono, scambiano, entrano in contatto per creare legami e collaborare al di là di ruoli, budget e KPI. Lo spirito di comunità è il vettore del senso. Un’organizzazione che vive come una comunità genera una forza magnetica che le permette di trattenere chi vale, di attirare persone, di farle crescere e prolungare la loro esperienza. Dobbiamo creare comunità, alimentare tribe di mestieri, costruire palinsesti e servizi che mischiano e “matchano” competenze, interessi, saperi, desideri diversi al di là del confine di funzione o progetto. Ogni giorno va alimentato il racconto che collega l’azione del singolo con il purpose“.

Come fare per “mettere a terra” queste sfide? Per noi di Logotel non ci sono dubbi: ogni progetto di cambiamento e trasformazione diventa faticoso e incerto se non si realizza una dimensione di community che collega, attiva e genera impatto.

Cristina Favini, Chief Design Officer Logotel, si è concentrata sulla “grammatica” delle comunità, evidenziando le 3 dimensioni che le fanno vivere e agire: dare forma al centro di gravità, costruire pratiche e contesti abilitanti e infine animare e nutrire gli scambi nel quotidiano. “Non ci sono regole, ma un punto fisso: bisogna prendersi cura delle comunità, attraverso persone che le sostengono, ascoltano, animano. Perché le comunità possono spegnersi quando mancano impegno e attenzione”.

Questa grammatica vive nei progetti Logotel che abbiamo condiviso durante l’evento, grazie al contributo dei clienti. Sono stati lo spunto che ha permesso ai partecipanti – persone di aziende e industry diverse – di scambiarsi idee e suggerimenti su come le community possono rispondere ai loro bisogni, generare gli impatti attesi e adottare nuove tipologie di metriche, oltre i classici KPI.

Ed è stato proprio il tema della misurazione il focus dell’intervento di Daniele Cerra, Partner e (Digital) Innovation Officer Logotel, che ha ricordato come le community non siano solo tecnologie, ma siano fatte di persone: misurarle significa guardare alla qualità delle relazioni, ai cambiamenti nei comportamenti, al grado di adozione di una cultura condivisa. Sono indicatori essenziali per generare effetti positivi sul business.

Di cosa parla il nuovo Weconomy

Weconomy racconta potenzialità e implicazioni di un approccio People & Community centred. E come può aiutare manager, designer, startupper e maker a progettare e creare esperienze con e per le comunità, generando impatti positivi a varie scale.

Weconomy offre un punto di vista plurale, sfaccettato e contemporaneo sulle comunità, attraverso le interpretazioni di 46 esperti internazionali di varie discipline: biologi, designer, sociologi, psicologi, economisti, imprenditori e startupper.

Weconomy adotta un approccio chiaro e sistematico, con articoli e mappe di sistema che consentono di cogliere gli elementi fondamentali, le dinamiche relazionali e gli impatti positivi generati dalle comunità sugli ecosistemi, sulle realtà imprenditoriali e sulle persone.

Offre infine uno sguardo pratico, grazie alla condivisione dell’esperienza Logotel: presentiamo oltre 12 casi studio di realtà multinazionali e innovative di diversi settori – dal retail al banking, dal lusso alle università fino al settore no-profit – che fanno comprendere nel concreto la versatilità, l’utilità e i benefici dell’approccio People & Community centred negli ecosistemi di business, sui modelli di collaborazione, nei percorsi di apprendimento e di change management.

Questo nuovo numero di Weconomy è multisensoriale: la copertina, realizzata in quattro varianti, è tattile, per trasmettere la vitalità e concretezza delle comunità. La realtà aumentata accompagna l’esperienza di lettura estendendola e offrendo contenuti sempre nuovi e aggiornati, mentre un sound design rende vive le pagine, stampate in carta certificata Fsc per rispettare l’ambiente.  

Weconomy è tra i più longevi progetti Logotel dedicati ad alimentare il dibattito sulle prospettive di un’economia collaborativa, inclusiva e sostenibile. Attivo da 14 anni, è da sempre gratuito e coperto da licenza creative commons. Tutti i 16 numeri del progetto sono disponibili online su weconomy.it e in formato cartaceo.